V Dinastia
2510-2350 a.C. (Antico Regno)
Esiste a Giza un monumento talvolta denominato piramide incompiuta o quarta piramide. Gli scavi ne hanno rivelato l'appartenenza alla madre di un re di nome Khantkawes, il cui culto funerario fu mantenuto per tutta la V dinastia. Una controversia è sorta a proposito dei geroglifici incisi sull'enorme finta porta: secondo Junker dimostrano che la regina si arrogava il titolo di "sovrano dell'Alto e Basso Egitto", di cui in tutta la storia egizia solo tre altre donne si fregiarono. Tuttavia una seconda interpretazione, sostenibile dal punto di vista filologico, la farebbe madre non di uno ma di due re. Ad ogni modo sembra accertato che da Khantkawes ebbe origine la V dinastia, anche se questa tesi urta contro la tradizione raccolta da una narrazione del tardo Medio Regno, secondo la quale i primi tre re della V dinastia sarebbero stati figli trigemini di un semplice sacerdote di Ra. Quali che siano le origini della V dinastia, non possono esistere dubbi sulla diversità e sull'originalità del suo carattere. Secondo la leggenda al figlio maggiore di Radjedef era stato predetto che sarebbe diventato gran sacerdote del dio sole Ra in On, la grande città conosciuta come Eliopoli dai Greci, ora un semplice sobborgo a settentrione del Cairo. Non si ha conferma nè appare probabile che Userkaf, primo re della dinastia, abbia mai esercitato tale ufficio, ma è certo che sotto il suo regno la casta sacerdotale di Eliopoli incominciò a esercitare un'influenza senza precedenti. Occorre tuttavia osservare che, sebbene divenuto più intenso, il culto del sole in questo periodo non fu esclusivo come lo sarebbe stato più di mille anni dopo sotto Akhenaten, perché altre divinità, fra cui le dee dell'Alto e del Basso Egitto, erano parimenti venerate. Al predominio del culto solare nella religione si rispecchia in un mutamento avvenuto nei titoli reali. Fino a questo momento il nome di Ra compare solo nei cartigli di Radjedef, Chefren e Micerino. Durante la V dinastia Ra diviene un elemento pressoché costante come risulta dall'elenco ben accertato dei nove re che la compongono. Userkaf, Sahura, Neferirkara(Kakai), Shepseskara (Izi?), Neferefra, Niuserra (In), Menkauhor, Djedkara (Isesi), Unis. Ma ciò che più colpisce è la presenza di un nuovo tipo di monumento che, per quanto ci risulta, fu invenzione originale della V dinastia e non fu più costruito dopo l'ottavo re. Indubbiamente i nuovi adepti del culto solare non si sentivano all'altezza di onorare il loro dio con la magnificenza che i sovrani della IV dinastia avevano dedicato alla glorificazione della propria persona perciò, onde evitare confronti poco lusinghieri, costruirono i nuovi templi più a sud, a qualche chilometro da Giza. Abu Gurab, un luogo che per molto tempo aveva portato il nome della piramide di Righa, rivelò i resti di un grande tempio del sole che si suppone copiato dal tempio di Ra-Atum ad Eliopoli. La pianta generale assomiglia a quella del consueto complesso funerario delle piramidi, con un edificio d'ingresso presso la valle, una rampa che conduce a un livello superiore e nel punto più alto invece della piramide e del tempio funerario un tozzo obelisco poggiato su un basamento quadrato a forma di piramide tronca. L'obelisco ricordava un'antichissima pietra che si trovava ad Eliopoli, detta beben, che simbolizza senza dubbio un raggio o i raggi del sole e forse etimologicamente significa "il radiante". Si sa che dei nove re della V dinastia sei innalzarono templi del sole di questo genere ciascuno battezzato con un nome particolare come "Delizia di Ra", "Orizzonte di Ra", "Campo di Ra", ma solo due sono stati individuati con certezza: quello di Userkaf e quello di Niuserra. Sulla Pietra di Palermo gli unici due riferimenti a imprese non religiose dei faraoni della V dinastia riguardano viaggi nel Sinai alla ricerca di turchesi e a Punt, luogo di provenienza dell'incenso e di varie spezie. A eccezione di una campagna libica e della guerra asiatica nella quale fu comandante supremo Weni, pare che tutte le avventure oltre il confine dell'Antico Regno avessero uno scopo utilitario: viaggi per procacciare i materiali con cui saziare la passione del sovrano per l'edilizia, accrescere il lusso della sua corte e soddisfare le esigenze delle divinità da lui adorate. Oggi si tende ad assegnare alla IV dinastia una durata non superiore ai 110 anni e non più di 140 alla V. Sono cifre insignificanti a paragone delle grandi opere compiute in quel periodo, ma a quanto pare dovranno essere ancora ridotte, dato che non c'è motivo di mettere in dubbio la sincerità di un cortigiano che asseriva di aver goduto i favori di sei re da Radjedef a Sahura, o quella di un principe reale che afferma di aver avuto un simile privilegio, ma iniziando dal successore di Radjedef, Chefren. Il Canone di Torino dava la somma degli anni dall'ascesa al trono di Menes alla fine del regno di Unis. Purtroppo la cifra è scomparsa, ma il fatto che fosse stata registrata prova che questo regno era ritenuto la conclusione di un grande periodo. Manetone è d'accordo su questo punto, infatti di qui fa iniziare la VI dinastia dei sei re menfiti e come primo sovrano dà un Othoes che evidentemente s'identifica con il Teti successore di Unis degli elenchi di Abido e Saqqara. Cosa strana e senza dubbio inesatta, Manetone indicava Elefantina come luogo d'origine della V dinastia, ma è certo nel vero quando fa originaria di Memfi la dinastia successiva.
Elenco dei re della V dinastia
Nelle liste di Abido e Saqqara e nel Canone di Torino, "n°" è la posizione del nome all'interno dell'elenco.
Manetone | Lista di Abido | Lista di Saqqara | Canone di Torino | |||||
Nome | anni | Nome | n° | Nome | n° | Nome | n° | anni |
Usercheres | 28 | Userkaf | 26 | Userkaf | 25 | Userkaf | 3.17? | 7 |
Sephres | 13 | Sahura | 27 | Sahura | 26 | Sahura | [3.18] | 12 |
Nephercheres | 20 | Kakai | 28 | Neferirkara | 27 | Radjedef | [3.19] | ---- |
Sisires | 7 | Shepseskara | 28 | Shepseskara | [3.20] | 7 | ||
Cheres | 20 | Raneferef | 29 | Khaneferra | 29 | Neferefra | [3.21] | x+1 |
Rathures | 44 | Niuserra | 30 | Niuserra | [3.22] | 11 | ||
Mencheres | 9 | Menkauhor | 31 | Menkauhor | 30 | Menkauhor | 3.23 | 8 |
Tancheres | 44 | Djedkara | 32 | Makara | 31 | Djed | 3.24 | 28 |
Onnos | 33 | Unis | 33 | Unis | 32 | Unis | 3.25 | 30 |
Sui monumenti alcuni di questi faraoni usano un nome composto con quello del dio-sole Ra; questo è racchiuso in un cartiglio.
Prenome Horo | Prenome Ra | Nome |
Irmae | Userkaf | |
Nebkhau | Sahura | |
Userkhau | Neferirkara | Kakai |
? | Shepseskara | Izi? |
Neferkhau | Neferefra | |
Setibtowe | Niuserra | Iny |
Menkhau | Menkauhor | |
Djedkhau | Djedkara | Izozi |
Wadjtowe | Unis |
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