Dario I
Nomi: | Dario, figlio di Hystaspes |
Dinastia: | XXVII (525-404 a.C.) |
Anni di regno: | [521-486 a.C.] |
Collocazione storica: | Epoca Tarda 664-332 a.C. |
Storia:
Alla morte di
Cambise,
il trono passò a Dario I, figlio di Hystaspes e appartenente alla
famiglia di Ciro. Durante i suoi trentasei anni di regno (521-486 a.C.) l'impero persiano
fu organizzato con consumata arte di governo, ma si sa relativamente poco sugli avvenimenti
egizi di quel periodo. I primi anni furono impegnati a soffocare con estrema ferocia le
rivolte e i disordini seguiti all'assassinio di Gaumata, e solo nel 517 a.C. circa Dario
poté recarsi in Egitto.
Di grande importanza tuttavia perché ne rivela l'interesse per
l'antica civiltà caduta sotto il suo dominio, è un ordine inviato al satrapo d'Egitto nel
terzo anno di regno, con l'istruzione di radunare gli uomini più saggi del paese, scelti
fra i militari, i sacerdoti e gli scribi, per far compilare una raccolta di tutte le leggi
egizie dagli inizi fino all'anno 44 di
Amasis;
compito che li tenne occupati fino al diciannovesimo anno del regno di Dario.
Questo fatto giustificherebbe Diodoro che pone Dario fra i più grandi legislatori dell'Egitto.
Altrettanto interessante è la notizia ricavata da varie enormi stele che confermano quanto
ci narra Erodoto sul completamento del canale fra il Nilo e il Mar Rosso.
Neko II
era stato costretto ad abbandonare il progetto, ma Dario non solo riparò il canale in tutta la sua
lunghezza, ma riuscì anche a farvi passare ventiquattro navi cariche di tributi per la
Persia. Le stele commemorative furono erette qua e là lungo le rive del canale; le
iscrizioni in caratteri geroglifici e cuneiformi sono in uno stato deplorevole, ma il loro
contenuto è indiscutibile.
Svariate testimonianze dimostrano che Dario nel governo dell'Egitto cercò saggiamente di
atteggiarsi a faraone legittimo continuando l'opera dei predecessori saitici. Fu l'unico
re persiano a intraprendere costruzioni nei templi degli dei egizi; l'imponente e ben
conservato tempio di Amon nell'oasi di Kharga è quasi per intero opera sua; anche a lui,
come già a Cambise, viene qui attribuita l'intera serie di titoli faraonici.
Per quanto saggio e illuminato fosse il governo di Dario, il suo impero era però troppo vasto per non dare ben presto segni di fragilità. Già nel 499 a.C. insorgevano le città della Ionia e l'aiuto ad esse prestato da Atene ed Eretria rendeva la guerra fra la Persia e la Grecia occidentale una semplice questione di tempo. La sensazionale sconfitta di Artaferne, nipote di Dario, a Maratona (490 a.C.) non poteva non causare gravi ripercussioni in tutto il Medio Oriente. Gli Egizi si sollevarono nel 486 a.C. e la ribellione non fu soffocata che nel secondo anno del regno di Serse, succeduto al padre verso la fine del 486.
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