Tolomeo II Filadelfo
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Storia: Tolomeo II Filadelfo ("fraterno" or "di amore fraterno"), fu il secondo
sovrano della dinastia Tolemaica; figlio di Berenice I e
Tolomeo I
morto nel 283 a.C.. Nel 284 a.C. divenne coreggente con suo padre, poco più di un anno prima della morte di quest’ultimo.
Tolomeo II ereditò dal proprio padre la passione per l’espansione e la formazione della Grande Biblioteca di
Alessandria. Le sue opere di costruzione inclusero anche la costruzione del canale che congiunse il
Nilo al Golfo di Suez.
Tolomeo II, nel 288 a.C., si sposò in prime nozze con Arsinoe I (282-247 a.C.), figlia di Lisimaco di Tracia, in seguito
ad un accordo politico stretto da suo padre per assicurare la pace ed un sostegno finanziario. Arsinoe I fu la madre di
Tolomeo III;
sua figlia, Berenice, si sposò con Antioco II di Siria, sempre nell’ambito di un matrimonio politico per assicurare la
stabilità.
Tolomeo II fu coinvolto in una serie di guerre con il re Seleucide Antioco I. Fu grazie a queste imprese che l’Egitto
divenne la potenza marittima dominante nel Mar Mediterraneo orientale. All’incirca nel 278 a.C., pochi anni dopo la
sconfitta del suocero Lisimaco, Tolomeo II accusò sua moglie Arsinoe I di complicità in un complotto contro la propria
vita e la esiliò a Copto, nell’Alto Egitto. Pochissimo tempo dopo, Tolomeo II sposò la propria sorella, Arsinoe II, che in
precedenza era stata sposata con il re Lisimaco, padre della sua prima moglie. In questo modo ebbe inizio la tradizione,
che contrassegnò la dinastia Tolemaica, dei matrimoni tra fratello e sorella. Subito dopo la morte di Arsinoe II, nel
270 a.C., Tolomeo II la fece divinizzare e, per ricordarla, comandò l’emissione di una coniatura di monete postume,
che fu proseguita dai suoi successori.
Tolomeo II inoltre stabilì una celebrazione quadriennale per onorare suo padre che sopravvisse per diverse centinaia di
anni. Nelle intenzioni di Tolomeo II questa celebrazione avrebbe dovuto avere la stessa importanza dei Giochi Olimpici.
Egli inoltre diede vita alla antica tradizione di conservare il ritratto del proprio padre su una larga parte delle
monete coniate che perdurò fino al regno dell’ultimo sovrano Tolemaico,
Cleopatra VII.
Tolomeo II governò un regno stabile e prospero fino alla sua morte, nel 246 a.C.. La sua passione di ingrandire la Biblioteca di Alessandria trasformò la sua città nel centro mondiale della conoscenza confrontandosi con l’Atene dell’epoca di Pericle. Come già suo padre, Tolomeo II spedì i propri emissari in tutte le parti del mondo conosciuto, alla ricerca di nuovi testi. Secondo la “Lettera di Aristea”, Tolomeo II chiese a 70 studiosi Giudei di tradurre il Pentateuco in una versione in lingua greca che fu inserita nella collezione della Grande Libreria. I poeti greci Callimaco e Teocrito furono tra le figure letterarie collegate alla corte di Tolomeo II che contribuirono a fare di Alessandria il più grande centro di erudizione dell’Antico Mondo Ellenistico.
Tolomeo II morì il 29 Gennaio del 246 a.C.. Gli succedette il suo abile figlio Tolomeo III.
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