Eracleopoli
In quello che si chiama primo periodo intermedio della storia egiziana, mentre la sovranità unitaria del Regno antico svaniva dalle mani dei re menfiti della VII e VIII dinastia, pretese per sè la legittima successione il monarca di Eracleopoli che, a detta di Manetone, si comportò più ferocemente dei suoi predecessori. Gli succedettero altri diciassette sovrani (IX e X dinastia), che ressero il Medio Egitto, sinchè il paese non fu riunificato dal principe tebano Mentuhotep I (XI dinastia) che apre il Regno medio. Il sito di Eracleopoli è sulla riva destra del Bahr Yusuf, vicino al villaggio di Ihnasya el Medina e vi si trovano resti del tempio di Herishef (o nella trascrizone greca Harsaphes), dio locale a testa di ariete, identificato con Eracle in epoca classica. Strabone riferisce che gli eracleopolitani veneravano l'icneumone, la mangusta africana, fatale alle uova del coccodrillo, cui erano devoti i vicini abitanti del nomo arsinuita (il Fayum).
Da "Guida alla civiltà dell'Egitto Antico" di Francesco L- Nera, ed. Mondadori
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